domenica 4 maggio 2008

Circuss Cassandra 1993/1997

Il gruppo nasce nel 1993, dall'incontro dei mesagnesi Antonio Ugenti (basso) e Giancarlo Campana (batteria) con l'oritano Francesco Carone (chitarra e voce).
Numerose le esibizioni in provincia e soprattutto presso il Centro Sociale Miniera di Mesagne dove furono notati da Alessandro Caramia che si propose come cantante.
Nel gennaio del 1995 insieme agli Hysteria, l'ultima esibizione con Francesco Carone nel doppio ruolo di cantante e chistarrista. Successivamente ai Circus Cassandra si aggiunse anche Giancarlo Campana (tastiere) con il quale fu registrato il demo "Centofiori", registrato a Brindisi nel gennaio del 1996 presso i Nanni Studio.


Il suono dei Circus Cassandra traeva ispirazione dall'ambiente new wave inglese, in special modo dai gruppi dark dei primi anni '80 (Cure, Smiths e Banshees).
L'abbandono del gruppo nell'estate del 1997 da parte di Francesco Carone - autore dei testi e di gran parte delle musiche ed a seguito di contrasti interni circa la direzione musicale da seguire - decretò la fine dei Circus Cassandra.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Qualche precisazione, caro Ciccio.
Il nucleo originario dei CC era composto da Antonio Uggenti (basso) e Giancarlo Campana (batteria), ai quali si aggiunse subito dopo Francesco Carone (chitarra), che in mancanza di miglior cantante si fece carico anche di metterci la voce.
Dopo pochi mesi fu reclutato un nuovo batterista, Claudio Pagliara, che consentì a Giancarlo di dedicarsi alle tastiere (che erano il suo strumento).
La legenda narra che Alessandro Caramia avrebbe notato i CC (allora Dead Cassandra) durante un concerto di tutti i gruppi dei centri sociali della provincia di Brindisi, in villa a Mesagne. Si propose, effettivamente, qualche tempo dopo presso il Miniera, che però lui frequentava malvolentieri (a causa delle contrarie opinioni politiche).
Il demo fu quindi registrato con la seguente formazione: Alessandro Caramia alla voce, Francesco Carone alla chitarra, Antonio Uggenti al basso e Claudio Pagliara (in pessimo stato di forma, diciamo così) alla batteria. Le tastiere (poco più di un contrappunto) erano suonate da Giancarlo Campana, che (fautore di un orientamento musicale più canonico) era già quasi completamente fuori dal gruppo.
Il suono del demo che hai inserito nel sito è notevolmente diverso da quello che la band esprimeva all'epoca e risulta molto annacquato. Il fatto di trovarsi per la prima volta in studio fece sì che (nonostante le continue obiezioni di Francesco)la linea fosse dettata soprattutto da Nanni, assecondato dalle tentazioni sanremesi del bassista Antonio. La batteria scomparve, quindi, in una serie di suoni staccati e freddi e la voce venne spinta in primo piano (con un fastidioso effetto Karaoke).
Appena recupero qualcosa, ti invierò qualche pezzo registrato in cantina, in modo che i frequentatori del tuo sito possano eventualmente valutare la differenza tra i pezzi registrati in studio e quello che il gruppo suonava normalmente. Se riesco a metterlo in digitale ti invierò anche un inedito ("Un profilo perfetto") che non fu portato in studio per carenza di soldi.

Gaetano ha detto...

Altro gruppo di esauriti.
Pensavano di fare chissà che cosa e non sapevano nemmeno suonare.
Piacevano solo alle ragazze.